sabato 11 aprile 2009

Una delle tante scelte sbagliate.

Nella sua «fame edificatoria» questa amministrazione non si è fatta mancare neppure l’ipotesi di edificare nel Cimitero comunale di Colognola un «reparto speciale»riservato ai soli cittadini di religione islamica, una scelta fortemente perseguita durante tutto il mandato, nonostante le ripetute richieste dei residenti e soprattutto della Circoscrizione n. 7 ad affrontare una situazione così delicata con maggiore riflessione e pacatezza.
Al di là dell’esame tecnico della convenzione per la concessione dell’area cimiteriale, idonea prestarsi a diverse interpretazioni nei punti più sensibili, solo in parte ritoccate a seguito dei pareri del Consiglio circoscrizionale, sono necessarie alcune osservazioni di carattere politico,alle quali l’amministrazione non ha mai risposto:
1) perché si è voluta creare una sezione separata del cimitero, con un proprio ingresso, orario e servizio, separata dal resto del complesso da un muro, e non invece un’area all’interno dello stesso cimitero dedicata alla sepoltura islamica nel rispetto di un servizio dell’intera collettività, così come avviene per tutte le altre confessioni religiose ed in tutte le città d'Europa? Il rischio di ghettizzazione è evidente, e preoccupa che ciò avvenga in occasione della morte.
2) perché proprio nel Cimitero di Colognola? La creazione di tale sezione-ghetto, peraltro sproporzionata rispetto alle eventuali esigenze, destinata ad accogliere salme anche da Comuni limitrofi, limita l’area disponibile per l’intera collettività in un piccolo complesso cimiteriale già ai limiti della sua capienza e, in considerazione dell’attività edificatoria in progetto, senza nesuna possibilità di ampliamento ulteriore;
3) perché l’intera gestione è stata affidata ad un’associazione privata? Sconcerta il fatto che l’Amministrazione, per un suo servizio alla collettività per il quale dispone di personale addestrato, specializzato e selezionato per concorso pubblico, si affidi ad una O.N.L.U.S. privata, alla quale spetta anche la scelta discrezionale di chi far seppellire;
4) è consapevole l’Amministrazione (domanda invero retorica...) che, secondo la legge coranica, un’area destinata al culto esclusivo di tale fede lo rimarrà per sempre, senza possibilità di revoca, a meno di far sorgere prevedibili ed aspri dibattiti e - quantomeno - dissensi pericolosi? Lascia senza parole l'apparente leggerezza con la quale si prevedono scadenze temporali alla concessione, ben sapendo che non potranno mai essere rispettate.
5) infine: perché un tale privilegio è stato concesso solo ai fedeli di religione islamica, privilegiati rispetto a quelli di tutte le altre confessioni o atei?
Le risposte a queste domande non arriveranno e, a convenzione stipulata, la prossima Amministrazione Comunale dovrà cercare di porre rimedio al problema, se la comunità, davanti al fatto compiuto, si accorgerà che proprio di una scelta sbagliata e puramente ideologica si tratta. Il tutto, senza far si che i costi di scelte errate ricadano - ancora una volta - sulla collettività.
Giancarlo Barbieri - Lorenzo Vitali